Il rilievo dell’architettura è la raccolta di informazioni necessarie e sufficienti a consentire la ricostruzione di un’opera architettonica con le tecniche originarie. Nella realtà, così come risulta dai corsi delle Facoltà di Architettura e Ingegneria, il rilievo di un’opera architettonica si riduce ad una rappresentazione grafica della stessa. Le fasi di rilievo sono essenzialmente due:
- la ripresa, durante la quale avviene, sul campo, l’acquisizione delle informazioni, che può essere:
- diretta, se si misura manualmente il manufatto, con l’uso della fettuccia metrica;
- fotogrammetrica, fotografando il manufatto con la camera metrica o la camera stereometrica
- digitale, facendo ricorso al laser scanner 3D;
- la restituzione, durante la quale tutte le informazioni raccolte vengono utilizzate per rappresentare graficamente l’edificio. Con l’arrivo delle tecniche digitali di rappresentazione, oggi si parla di modellazione, grazie alla quale è possibile disporre di un modello tridimensionale, per ricavare tutte le rappresentazioni piane, prima disegnate a mano.
Inoltre si ha:
Rilievo tecnologico e strutturale
È volto alla comprensione e restituzione grafica dei dettagli costruttivi della fabbrica: materiali e modalità costruttive dei muri, materiali e modalità costruttive dei solai, materiali e modalità costruttive degli impianti
Rilievo dello stato fessurativo e del degrado
Consiste nell’analizzare e graficizzare lo stato di degrado del manufatto, sia quello superficiale, necessario a indirizzare il progetto di restauro delle superfici, sia quello delle strutture portanti che, insieme ad eventuali sondaggi e sulla base del rilievo strutturale, consente di valutare le effettive capacità portanti residue dell’edificio da restaurare e di considerare l’ipotesi di intervenire con consolidamenti.